fai attenzione, perchè il camel è una categoria politica.
6 commenti:
Anonimo
ha detto...
Ma perchè questo signor Prosperini è così internazionale da avere video in tutte le lingue? la campagna per il crocefisso mi sembra comunque nobile, anche se il circolo è orientato in senso più biblico-animalistico.
C'è anche l'email. Il direttore potrebbe invitarlo a partecipare al pluriblog, costituirebbe un valore aggiunto nonchè la chiave di lettura della società contemporanea.
Sul fatto che sia un bell'uomo sono in disaccordo completo con Nancy. Se il direttore poi lo vuol invitare, non posso che dissociarmi, prendendo la via dell'esilio.
In base alla normativa ed alla giurisprudenza in atto, tutti possono scrivere tutto su questo blog, purchè nel rispetto della vigente legislazione penale, civile e in materia di privacy. Non sono ammesse volgarità e maleducazione. In caso di infrazione, e solo in questo caso, i commenti, non appena individuati, saranno cancellati. Preciso infine, anche in relazione alla discussa legge Levi sulla registrazione dei blog, che qui non si fanno controlli sulla provenienza dei commenti, ritenendo che tale indagine, possibile proprio perchè siamo tutti rintracciabili, abbia un carattere fondalmentalmente illiberale e contrario alla filosofia della rete.
UN SITO INTERNET NON PUO' ESSERE PARAGONATO A UNA TESTATA GIORNALISTICA
Da LaStampa.it del 25 settembre 2007. Un sito Internet non può essere paragonato a una testata giornalistica. Un blogger o più in generale chi gestisce un sito Internet non può essere paragonato al direttore di una testata giornalistica e pertanto non va condannato per l’omesso controllo delle pagine che cura. È questa la sintesi dell’intervento del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, al question time della Camera. A tal proposito il ministro ha anticipato che la nuova legge sull’editoria estenderà la responsabiltà per i reati di diffamazione anche ai titolari di testate a livello elettronico, ma soltanto a quotidiani e periodici on line e non ai blog o ai siti generici. «Le caratteristiche stesse della comunicazione telematica, la contemporaneità, la velocità, il numero dei commenti che vengono ospitati - ha spiegato Gentiloni - consentono molto difficilmente quel controllo che è tipico della carta stampata. La linea del Governo si ispira a contemperare due diverse esigenze: da una parte mantenere il grado di libertà di uno strumento come la Rete, dall’altra evitare che questa libertà colpisca diritti di altri». Rimane dunque sanzionabile la condotta di autori diretti di scritti diffamanti, mentre i responsabili dei siti hanno l’obbligo collaborare con le autorità di polizia e con gli inquirenti per colpire i reati più gravi, come quelli di pedofilia.
U.E. NIENTE REGOLAMENTAZIONE PER I BLOG
Il Parlamento europeo non ha accolto la proposta di una regolamentazione dei blog, che aveva suscitato molte polemiche in quanto poteva esser utilizzata come una limitazione della libertà di stampa ed espressione. di Redazione Digital life Il Parlamento Europeo ha respinto il rapporto della socialista estone Marianne Mikko, che chiedeva di "chiarire lo status dei blog e dei siti con contenuti generati dall'utente, assimilandoli, ai fini legali, a ogni altra forma di espressione pubblica". Questa proposta ha suscitato numerose polemiche ed è stata criticata aspramente da molti intellettuali europei che la ritenevano un attentato alla libertà d'espressione. Gli eurodeputati invece riconoscono che i blog sono "un contributo importante alla libertà di espressione, sempre più utilizzati tanto da professionisti dei media che da semplici navigatori" e quindi hanno respinto ogni ipotesi di regolamentazione. 26/09/2008 18:00
6 commenti:
Ma perchè questo signor Prosperini è così internazionale da avere video in tutte le lingue?
la campagna per il crocefisso mi sembra comunque nobile, anche se il circolo è orientato in senso più biblico-animalistico.
C'è anche l'email. Il direttore potrebbe invitarlo a partecipare al pluriblog, costituirebbe un valore aggiunto nonchè la chiave di lettura della società contemporanea.
E poi è pure un bell'uomo!
Ma perchè è una categoria politica? per la sua resistenza, per la capacità di adattamento, come veicolo (ovvero barchèta)?
Sul fatto che sia un bell'uomo sono in disaccordo completo con Nancy.
Se il direttore poi lo vuol invitare, non posso che dissociarmi, prendendo la via dell'esilio.
bhè una barchéta ci starebbe, ieri ai topolini non si poteva resistere, con tutta quella ressa!
Maria, de gustibus, almeno non ci si farebbe concorrenza.
Ma piuttosto di una tua mancata partecipazione non posso che rinunciare. Mi tengo Maria.
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