domenica 10 febbraio 2008

CRONISTA PER CASO



YES. I AM HERE


Vado? Non vado? Ma sì, va beh, vado. Anche perché, come si fa a partecipare se non si partecipa? E poi non ho le idee proprio chiare su questa storia delle votazioni, Lo so, colpa mia. Alle assemblee di quartiere non ci sono andata e non conosco i “miei” candidati. Però ho visto l’altra sera Veltroni a Matrix e mi è piaciuto. Intanto perché mi ha spiegato il senso del “ma anche”, che e tutt’altra cosa del “senza se e senza ma”, e che significa che non c’è solo il bianco e il nero, “ma anche” il grigio. E io, in fondo, la parte grigia della vita l’ho sempre vista, anche in tempi non sospetti, tanto è vero che al Pci non mi sono mai iscritta, proprio non mi piaceva questo modo di dividere il mondo in buoni e cattivi, buonissimi e cattivissimi. Invece questo Partito Democratico è davvero un’altra cosa: aperto alle idee. Certo, c’è la Rosy Bindi, “ma anche” la Binetti che quella lì proprio non mi convince e non capisco perché già che c’era non poteva aderire alla Rosa per l’Italia. Ma Veltroni è bravo, mica come Prodi che a furia di compromessi si è fatto fregare. Sicuro che se la Binetti gli dice, riformiamo la 194, lui gliele canta come si deve, anche con il “ma anche”. Eh sì, perché il Veltroni sembra un cagnone innocuo con quelle sue guanciotte cascanti e l’aria tanto buonista, ma se lo fanno incazzare secondo me diventa peggio di un doberman. Però non capisco perché la Binetti sì dentro il partito e Pannella no che sarà pure un rompicoglioni ma è sempre più affine alla sinistra soprattutto su certe battaglie. Mah.
E allora sì, ci vado alla Marittima, così anche voto, che magari nella mia circoscrizione c’è qualcuno che conosco. “Ma anche” mi chiarisco le idee. Perché è sicuro: non si può che votare Pd, “ma anche” con un minimo di consapevolezza. Non come un gregge di pecoroni, come quelli lì della destra che il Berlusca gli fa due promesse da marinaio e loro tutti dietro. Trascino con me una vecchia amica, un’ex sindacalista della Cgil che però ora a sentirla certi del partito la definirebbero di destra perché parla di meritocrazia, di assunzioni nel pubblico fatte attraverso concorsi rigorosi, che non se ne può più di non poter licenziare i fannulloni, etc, etc. Lei non ci vorrebbe venire ma le prometto che restiamo solo mezz’ora, giusto un’occhiata, però già sulla strada incontriamo decine di persone che si aggirano intorno a piazza Unità, chi al bar, chi intento alle ultime commissioni e aspettano solo l’inizio della convention. E via a parlare, a salutarsi, “ma anche” a discutere di politica. Perché Illy si è dimesso, e sarà un bene o un male? Perché le elezioni locali sono accorpate a quelle nazionali, e sarà un bene o un male?
Arriviamo che la Marittima è già piena. Attorno al tavolo Svech, Degano, Rosato, perfino Cuperlo, che è sempre tanto bello, “ma anche” sempre tanto giovane, anche se ormai di anni ne deve avere anche lui sul groppone. Pubblico tra i 50 e i 60. E i giovani dove sono? Proviamo a fare una rapida conta, ce ne saranno una decina, sparuti, quasi tutti in piedi, Ve beh, ma che significa, sappiamo tutti che le nuove generazioni odiano questo tipo di manifestazioni, l’importante è veicolare il messaggio con parole che li colpiscano, che arrivino al loro cuore. E infatti il primo intervento inizia in sloveno, che è pure giusto perché insomma la minoranza ne ha passate di cotte e crude e le discriminazioni e tutto il resto però, magari, si poteva fare una scaletta diversa, che una signora vicina a me si gira e mi chiede se posso tradurre e io le dico di non preoccuparsi che dopo parla anche in italiano e in fondo alla sala c’è pure un interprete che traduce nella lingua dei segni così anche i non udenti possono capire.
Però mi rendo conto che è nel parterre che si discute davvero. Fuori dalla sala è tutto un movimento, anche perché ci sono i banchetti per votare e capannelli e tante persone importanti e conosciute vanno e vengono dalla sala. E allora ci spostiamo, così magari ne approfitto per votare, che io l’ho già fatto alle primarie e il mio voto l’ho dato a Veltroni anche se poi, detto fra noi, mi sono anche un po’ pentita perché dopo aver sentito in tv la Rosy mi è sembrata la più laica di tutti nonostante sia cattolica.
Comunque lì conosco un ex Fiom, “ma anche” ex Cgil che nel frattempo ha aperto una attività privata e allora lì si è reso conto che fra il piccolo imprenditore e l’operaio non c’è tanta differenza perché sono entrambi tartassati dallo Stato, che il problema in Italia è che un sacco di gente non ha voglia di lavorare. Roba che se lo sentono i sindacalisti che se la sono presa col governatore perché ha detto che non si bloccano le autostrade per il rinnovo di un contratto di lavoro se lo mangiano vivo. Intanto guadagno faticosamente il mio turno per votare che la mia amica è stufa e si vede, ma non capisco perché tutti si ammassano che sono appena le sette e l’assemblea va avanti fino alle nove. Davanti a me c’è uno che quando eravamo piccoli era di Lotta Continua, e magari non ci siamo mai trovati politicamente ma si sa che dopo una certa età ci si vuole bene comunque, per nostalgia. Sto quasi per votarlo ma per fortuna ho sbagliato banchetto perché mi chiede visto che non ha spicci di pagare per lui i due euro di obolo. Ma come, penso, non solo ti voto ma devo sborsare pure i soldi per me e per te? Vabbe’, raggiungo con fatica il tavolo giusto, e c’è una fila mostruosa perché due ragazzi giovanissimi vorrebbero votare ma non si capisce perché non possono, forse sono studenti fuori sede. La folla preme, il problema si risolve (non so bene come) e finalmente riesco ad avere la scheda. Donne tutte elencate da una parte, uomini tutti dall’altra. E gli omosessuali? Però non riconosco nessuno, tranne un politico della prima Repubblica che lo stesso mi piaceva e chi se ne frega se c’è stata Tangentopoli che oggi c’è molto di peggio, così mi conforto e posso segnare qualcuno che conosco. Sulle donne vado a caso secondo indice anagrafico le più giovani “ma anche” forse sbaglio.
Ecco, ho fatto il mio dovere. Ora ho in mano un vero attestato in cartoncino spesso, tutto scritto in bianco, rosso e verde (ma un tempo, non erano i colori dell’Msi?, mi fa notare con perfidia l’amica) con lo slogan “IO CI SONO”. Insomma, sono una fondatrice del Pd per un’Italia nuova e se vi pare poco. Parlatemi con rispetto, sono certificata. YES, I AM HERE.

13 commenti:

maria ha detto...

cara Essaouira, peccato che noi del blog di Mario non risplendiamo di luce nostra...se no ci saremmo riconosciute, per la nostra pazienza, per il nostro imbarazzo, per la nostra buona volontà.
Io credo di essere stata di più dentro la sala a sentire gli interventi, perchè ormai comincio a stufarmi di scambiare battute con examici, excompagnidistrada, excomunisti. Il livello degli interventi era meno che modesto, con qualche eccezione poco ascoltata, anche le risposte all'ipotesi delle primarie erano già prefigurate.
Mi ha colpito l'intervento di un-ex preside che ha sciorinato tutto il suo curriculum di impegno nei Lions, nella Caritas e in varie opere di beneficienza, con un modesto atteggiamento di contribuire alla causa (quale?), lontanissimo anni luce, da qualsiasi ipotesi di proposta politica. In pratica sembrava dire "se mi volete sono qua": io stavo soffrendo, ma nessun altro ha dimostrato sofferenza.
Nessuno ha risposto a nessuno.

maria ha detto...

Dimenticavo, anch'io sono certificata
fondatrice. Anzi, mi è venuta una mania di fondare.

Anonimo ha detto...

Facciamo anche noi una cena osì poi ci riconosciamo. A proposito, sono incerta se pubblicare il tutto anche nel blog di Svech (?)

Anonimo ha detto...

cara Essaouria,
Chissà perchè la Binetti sì e Pannella no? Forse proprio perchè " è sempre più affine alla sinistra soprattutto su certe battaglie" della Binetti.

Auguri compagne e compagni, amiche e amici!

Anonimo ha detto...

Ma anche no!
Comune forma lessicale usata dagli adolescenti da almeno quattro anni che sta ad indicare la possibilità che la propria affermazione sia messa in discussione senza nessuna lesa maestà, ( oggi studio.. ma anche no, ci troviamo sicuramente alle sei ..ma anche no). Il buon Walter se ne è accorto, la usata in positivo e ne ha fatto uno slogan.. ma anche no.
Pure io ho stazionato in stazione, un terzo dei presenti li conoscevo bene, ex reppublicani, ex socialisti ex comunisti, ex potereoperaisti, ex ciclisti (cosa c'entra…boh..non si sa mai).
Gli unici a non essere ex erano i cattolici e uno dei pochi interventi chiari e colmi di phatos è venuto da una di loro. Non ho condiviso le sue asserzioni ma ho apprezzato la sua franchezza. Peccato che nessuno abbia chiesto se pensano di potersi mettere d'accordo su: "la 194 non si tocca" o sulla fecondazione assistita o sulla desistenza delle cure in caso di espressa volontà del malato.
Capisco che ora i comunisti che mangiano bambini stanno nell'arcobaleno e quindi il Pd può venir votato senza scomunica, ma i ladroni della prima repubblica… dove stanno? Loro possono venir votati ?
Forse hai ragione tu Essaouira, la Bindi è veramente laica, ma perché è veramente credente: quando ci fu il referendum per abrogare la 194 un mio carissimo amico prete ed un mio carissimo amico del Pci scrissero una lettera a due mani all'Unità a sostegno delle libertà altrui.
Queste sono le persone con cui vorrei camminare, ma si sa, se prendi un treno, incontri di tutto.

Anonimo ha detto...

adesso siete su una lista e speriamo sia una buona lista,io come tutti i veteroproletari con vera prole e vero lavoro proletario mi son assentato (in montagna a sciare come i veteroborghesi)e non son riuscito a votare ne a pagar l'obolo,come posso rimediare,come posso esser anch'io della lista?non voglio mancar ,finalmente un partito che se ne fotte dei Mastella..

Anonimo ha detto...

OT..ma anche no..
segui il link ( se non funziona perchè troppo lungo usa un paziente copia ed incolla)
http://photos1.blogger.com/blogger2/2199/3942/320/adesivo-Charly.jpg

Anonimo ha detto...

ops..il blog non fa link hot...per cui provo a farlo a mano

Clicca qui che forse va

Anonimo ha detto...

Ora che entriamo nel vivo della campagna elettorale e che non stiamo tutti sulla stessa barca si apre un problema politico qui al pluriblog: riusciremo a rimanere "laici" rispetto alle tendendenze politiche dei vari autori? O dovremo anche noi ricorrere a qualche forma di par condicio?

Caro proletario, finalmante un partito che se ne fotte dei Mastella, ma non di Bagnasco e di Montezemolo!

Anonimo ha detto...

L'albergo non era un grnchè, anche se 4 stelle. A me m'hanno messo nel settore dipendenti ( o come si dice nella buona società, servitù), però mi hanno scontato il garage. Ho avuto l'impressione che m'avessero riconosciuto.
La piscina era modesta, l'animazione scarsa. Gli ospiti anziani e da un mio sondaggio lombrosiano voteranno all'80% per Silvio.
A marzo credo che tornoa Cortina, tutto un altro stile.
Caro Cinghios, mettiamo un punto in chiaro. Il pluriblog non è iscritto al pd, nonostante gli effluvi beatificanti di Bruno e di Gianni.
Ampio spazio alla sinistra ed anche al centro e anche alla destra, ma mi pare che questi ultimi sono un po' chiusi in sè stessi, aspettando la parola di donna Assunta Almirante.

Anonimo ha detto...

Sante parole!

maria ha detto...

L'Inferno è vuoto, parola di Papa.

Anonimo ha detto...

Voleva dire quello che ha detto maria