martedì 29 maggio 2007

gorizia, due giovani ed un anziano


A Gorizia, unica area "rossa" nel Friuli Venezia Giulia, con un giovane ds presidente della provincia, si è votato per il comune capoluogo. I dirigenti del centro sinistra, che ivi abbonda di personalità giovani e brillanti, dopo rapide e serene consultazioni, hanno deciso con forza di marciare divisi per colpire uniti, candidando a sindaco due giovani emergenti e popolari: un prete, don Bellavite ed un avvocato, l'avv. Mosetti. Il primo per la sinistra sinistra, il secondo per il centro sinistra. Il centro destra, frastornato dal movimentismo degli avversari, ha ripiegato, senza speranze, sul settantenne senatore Romoli, che si è sacrificato per la bandiera.
Ecco i risultati.

Sezioni rilevate: 37 su 37 Totale voti validi: 21229

ETTORE ROMOLI
AN
FI
GORIZIA TRICOLORE
PRI
DEM.CRIST.PER LE AUT
UDC
NUOVO PSI
LEGA NORD
10855
51,13%
ANDREA BELLAVITE
PROGETTO GORIZIA
LISTA ROSA
FORUM
PRC
GORIZIA DEMOCRATICA
4243
19,99%
GIULIO MOSETTI
L'ULIVO
3425
16,13%

I giovani hanno floppato, il centro sinistra ha floppato, la sinistra sinistra ha floppato, però ha battuto il centro sinistra. I due giovani sconfitti non credo si ritireranno dall'agone, troveranno qualche adeguata collocazione. Il sindaco eletto al primo colpo è un vecchio, simpatico signore very british and cool. I maggiorenti del centro sinistra sinistra hanno dichiarato alla tv, con faccia compunta, che sapranno far tesoretto della lezione.
Saluti a tutti dall'euroregione Friuli Venezia Giulia del governatore Illy.



1 commento:

Anonimo ha detto...

visto Gorizia? è una risposta ai problemi regionali e locali o al nuovo PD?
vediamo cosa succede ora.
IL PD sarà fondamentale per alcuni motivi
1) speranza di rinnovamento, secondo i pochi ottimisti
2) ribaltamento del quadro politico, secondo qualche realista
3) ultima speranza di rinnovamento e ripensamento, poi solo la china discendente nella quale se ci va bene, arriva l'uomo della Provvidenza che pensa tutto LUI, se va male....secondo molti illuminati ma non fulminati
4) continua il menefreghismo e qualunquismo quasi generale.
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