sabato 27 settembre 2008

II Castello dei veti incrociati (serie: il Valtere furioso)



Il Castello è frutto della magia, sede della Democrazia Matura.
Costruito dal Mago di Arcore, ad esso approdano tutti i Paladini,
alla ricerca del proprio sogno.
Una volta entrati, scatta la trappola,
ognuno di loro è convinto di possedere il proprio desiderio.

Per ora occupiamoci di personaggi minori.

All’assemblea il Paladino Alfano: “le carriere saranno separate e
non accadrà più che mentre il giudice e il pm si danno del tu, l'avvocato è costretto a dare a tutti e due del lei”.
”Vogliamo decidere e non ci fermeremo davanti ai veti dei magistrati”, il suo lodo lo preoccupa.
Prima di parlare, chiede "ma si sa qualcosa?" (processo
di Milano) e quando finisce "ma a Milano hanno deciso?".
Strategia del rinvio, cara al palafreniere Previti.
Il garzone di stalla Ghedini tenta, fa valere il legittimo impedimento per l'udienza Mills, gioca le sue carte sul lodo, sicuro “che i pm solleveranno di certo il conflitto…tutto dipende da cosa faranno i giudici”. e dalla sorte dei coimputati. L'obiettivo è bloccare il giustiziere De Pasquale e la prima richiesta alla Corte di ricorso, contro il lodo.
Il Gran Saggio Luca Palamara, sulla violenza verbale del Paladino "Non l'avevo mai visto così".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lodevole lo sforzo di attualizzazione, ma io avrei saputo fare meglio.
E'carente l'approfondimento psichiatrico del contesto. Scarsa anche la caratterizzazione dei personaggi che non hanno alcuna vitalità armonica, ma sembrano sopravvivere, solo grazie a forme di risentimento ingigantite dalla solitudine in cui operano.

Anonimo ha detto...

E, in tal momento, la democratica prole che fà?
Tace o borbotta piano piano perchè ha anche lei le sue case di cura, le sue scalate bancarie e i suoi comitati d'affari che le procurano ingiusti affanni.
Probabilmente, non dico scheletri, ma qualche tibia o metacarpo nell'armadio ce l'avrà anche Di Pietro.

Anonimo ha detto...

sono pronto per il sostegno ai soggetti interessati ai veti e ai rinvii.