Caro diario, per dare un senso a questa domenica di luglio, mi sono applicata alla biografia di una santa, modello di coerenza e generosità, recentemente chiamata in causa e paragonata ad una ministra, come lei specchiato esempio di virtù. Ad evitare contestazioni, riporto fonte e bibliografia.
L'infanzia : La famiglia Goretti, originaria di Corinaldo nelle Marche, era composta dai coniugi Luigi Goretti e Assunta Carlini e dai loro sette figli: Maria Teresa era la terzogenita. La vita della giovane Maria, fino al suo omicidio, non fu diversa da quella dei figli di molti lavoratori agricoli che dovettero lasciare le proprie terre per cercare sostentamento altrove: bassa o quasi nulla scolarizzazione, semianalfabetismo e lavoro casalingo o nei campi, fin dall’adolescenza.
Il martirio : I Goretti si trasferirono vicino a Frosinone, ove conobbero i Serenelli, altra famiglia marchigiana con la quale strinsero rapporti di collaborazione e buon vicinato. In seguito i Goretti e i Serenelli si trasferirono insieme alle Ferriere di Conca Cascina Antica nel comune di Cisterna, in provincia di Roma. Nel 1900 Luigi Goretti morì di malaria e anche il capofamiglia dei Serenelli rimase presto vedovo; la collaborazione tra le due famiglie si fece stretta, le donne di casa Goretti, compresa la giovane Maria, sbrigavano le faccende domestiche di casa Serenelli. La costante frequentazione della dodicenne Maria in casa Serenelli spinse uno dei figli, Alessandro, all’epoca diciottenne, a tentare approcci di natura anche sessuale nei suoi confronti, che raggiunsero il culmine nell’estate del 1902: dopo un ennesimo tentativo fallito di ottenere riscontro alle sue proposte, Serenelli tentò di violentare la giovane e, avendo trovato resistenza, la ferì più volte con un punteruolo. La ragazza venne trasportata all'ospedale Orsenigo di Nettuno; la morte non sopravvenne subito, ma il giorno successivo, per le complicazioni a seguito di un intervento chirurgico senza anestesia sfociato in peritonite. La cronaca narra che, dopo aver ricevuto i conforti religiosi, Maria Goretti perdonò il suo assalitore. Le solenni esequie vennero celebrate l'8 luglio 1902 nella Cappella dell'Ospedale, oggi Chiesa Parrocchiale della Parrocchia Santa Barbara Vergine e Martire di Nettuno.
Il pentimento del suo assassino: Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di reclusione. Secondo quanto da egli stesso raccontato anni dopo, avrebbe tentato una riconciliazione con la famiglia, dopo avere sognato la sua vittima che gli offriva dei gigli che si trasformavano in fiammelle. Nel 1929, dopo 27 anni di reclusione, Serenelli fu scarcerato e chiese il perdono dei familiari di Maria Goretti. La madre glielo accordò. Serenelli trascorse il resto della sua vita come lavorante laico in un convento di Cappuccini e morì a 88 anni, in un convento di Macerata.
La canonizzazione: Già durante il Fascismo Maria Goretti divenne oggetto di culto tra gli strati rurali della popolazione, e lo stesso regime assecondò questa devozione; una volta caduto il fascismo, in fase di affermazione di un nuovo ruolo femminile in seno alla famiglia e alla società, l’immagine di Maria Goretti fu adottata a simbolo di una visione tradizionale della donna, obbediente e dedita alla maternità e al lavoro domestico. Pio XII riconobbe come miracolose due guarigioni attribuite all'intercessione di Maria Goretti: quella di Giuseppe Cupe da un grave ematoma (8-5- 1947) e quella di Anna Grossi Musumarra da pleurite (11-5- 1947). La canonizzazione si tenne il 24 giugno 1950 a piazza San Pietro e il giorno di commemorazione fu il 6 luglio, anniversario della morte della giovane contadina. A motivare la sua canonizzazione sarebbe stato il proposito, fatto a 11 anni, al momento di ricevere la prima comunione, «di morire prima di commettere dei peccati». Il corpo e le reliquie di Maria Goretti sono conservati a Nettuno, nel santuario di Nostra Signora delle Grazie.
- Beatificationis seu declarationis martyrii Mariae Goretti, Roma, 1938-1939 (atti della causa di beatificazione).
- Compendium vitae virtutum ac miracolorum Beatae Mariae Theresiae Goretti, Typis Polyglottis Vaticani, 1950 (atti della causa di canonizzazione).
- A proposito di Maria Goretti: santità e canonizzazioni: atti della Commissione di studio istituita dalla Congregazione per le cause dei santi il 5 febbraio 1985, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1986.
- Giordano Bruno Guerri. Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti. Milano, Mondadori, 2000.
2 commenti:
Condivido in pieno l'analisi, con un dubbio. Maria Goretti era stata intercettata mentre telefonava a Giolitti?
No. Dopo il patto Gentiloni (che ha consentito ai cattolici di votare per i liberali non rompiballe), escludo qualsiasi contatto tra la sfera spirituale e quella secolare.
Se è avvenuta qualche interferenza è stato prima, tra il Non expedit papale e il patto Gentiloni. Con l'era fascista poi è scesa una fitta cortina fumogena.
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