mercoledì 23 luglio 2008

ritorno alla grande del medioevo


carissimo diario,

stanno avendo grande successo autori che scrivono romanzi storici in ambiente medievale. Dopo l'antesignano Ken Follett, l'autore che ha fatto male alla Chiesa più del sopravvalutato Dan Brown, anche Edward Rutherfurd e la nostra Vincenza Montaldi.

Ken Follett ( I pilastri della terra e Mondo senza fine) si occupa del medioevo inglese, Rutherford (London e i principi d'Irlanda) riserva ampie pagine dei suoi libri a quell'età in Gran Bretagna ed in Irlanda. la Montaldi (Il signore del falco e Il mercante di lana) un po' con gli stilemi follettiani racconta dell'epoca in Lombardia e Valle d'Aosta.

Sintesi comune: Chiesa oppressiva e attenta al potere temporale, senza però dimenticare l'opera di salvaguardia delle opere classiche dei monaci amanuensi, prepotenza ed arroganza dei re e nobiltà varia, operosità e piccoli segnali di risveglio dei contadini e della borghesia.

Vedo qualche somiglianza con la nostra situazione odierna (vedi immunità assoluta dei re), ma non riesco ancora a scorgere quei segnali di risveglio degli altri, che oggi sono prevalentemente segnali di noia e disinteresse. Però anche la noia, il disinteresse ed il laissez faire hanno un limite. Direbbe Vico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A me è sempre piaciuto fare le case col Lego, anche se i personaggi fanno fatica ad entrarci.
Però hanno dei bellissimi copricapi e non sembrano arroganti come i contemporanei.
Adesso vado a prendere un po' di sole e mi porto "Eretici ed eresie medievali" di Merlo, il Mulino (solo 120 pag. e il capitolo più bello deve essere quello degli "Umiliati").

Anonimo ha detto...

Mi pare un buon consiglio.