Basta con i soprusi della Chiesa e di Berlusconi. Torniamo nel magico mondo della Poesia con questi freschi versi di un giovane Giosué Carducci.
Quando sul nero fusto rosea gemma appare
e dalla valle sale l'aspro sentor del mare,
riarso il pellegrin s'affretta e lo ferma niente,
con mani a coppa e tese alla fontana,
guarda, esita, trema ed esclamar si sente:
"anche qua niente acqua, porca puttana!"
2 commenti:
la fontana malata
del vecchio Aldo Palazzeschi
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch....
E' giu',
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
sentirla
tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace....
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
piu' nulla.
Si tace,
non s'ode
romore
di sorta
che forse...
che forse
sia morta?
Orrore
Ah! no.
Rieccola,
ancora
tossisce,
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch....
La tisi
l' uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto....
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari...
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch....
Ci vorrebbe uno pneumologo. Ne conoscete qualcuno?
beati gli assetati, perchè di essi sarà il regno dei cieli! Certo è che Giosuè era molto giovane e irruente, quando ha scritto queste edificanti parole.
Per la fontana malata, con un quadro clinico così complesso, mi vien spontaneo consigliare cara democrazia.
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