A Mici gli dedica l'aula. Riservandosi di dedicare almeno un corridoio a Lilly, bianco nera, ma non juventina, scomparsa nel luglio 2007 dopo quindici anni di onoratissimo servizio, lasciando nel più profondo sconforto mamma Francesca (che fino all'ultimo ha cercato di evitare l'eutanasia, cedendo di fronte all'evidenza). Lilly aveva da sempre un sogno, procreare. Così quando Francesca piangeva (e 15 anni fa succedeva spesso) le prendeva la mano come si fa coi gattini e la leccava. Poi venne sterilizzata, perchè era diventata aggressiva con chiunque s'avvicinasse a Francesca o alla casa. Prima di morire arrivò a casa Berta, età indefinita, circa due mesi, tirata fuori dal cofano di una macchina dove generosamente aveva trovato riparo dopo che i suoi proprietari avevano ben pensato che un gatto muore prima in via Udine, piuttosto che in autostrada. Luglio 2007.
Così Lilly, per tutta la settimana prima di morire, fece la mamma. Stava male, ma era molto presa dal suo nuovo ruolo. Dai gatti si può solo imparare. Ma adesso smetto perchè, anche se è passato quasi un anno, se penso alla Lilly mi vengono di nuovo le lacrime agli occhi.
Il Governo A Mici deve prendere con sè tutti i regali che queste creature fanno a esseri indegni che si muovono su due zampe e non su quattro. Il Governo A Mici nasce per difendere quella parte degli umani che fatica a sciogliersi coi suoi simili, ma forse e magari può farlo con creature che sanno vivere lealmente.
Al mio vecchio cane lupo Reth e a Lilly. Ai miei sette mici e alla beagle. Belle persone che hanno saputo o sanno amare.
Il presidente, a meno di un anno della dipartita di Lilly, ogni volta che la cita anche e solo per caso si emoziona e gli viene da piangere. E di notte quando uno tra sette si ficca sui suoi piedi pensa che sia tornata. Ed è il pensiero vola a lei (che per inciso era una gatta dal carattere impossibile,tra l'altro era rasta, ma forse tra scorbutiche ci volevamo bene)con infinita nostalgia. Perchè se scompare un partito politico succede e può succedere, ma un gatto che ti ha dato molto di più non si dimentica (e infatti ne ho sette per sostituirla...)
Un vero profluvio di lacrime, non sarete, per caso, allergici ai peli di gatto? Questo blog sta diventando patetico e pieno di buoni sentimenti come la posta di Liala.
In base alla normativa ed alla giurisprudenza in atto, tutti possono scrivere tutto su questo blog, purchè nel rispetto della vigente legislazione penale, civile e in materia di privacy. Non sono ammesse volgarità e maleducazione. In caso di infrazione, e solo in questo caso, i commenti, non appena individuati, saranno cancellati. Preciso infine, anche in relazione alla discussa legge Levi sulla registrazione dei blog, che qui non si fanno controlli sulla provenienza dei commenti, ritenendo che tale indagine, possibile proprio perchè siamo tutti rintracciabili, abbia un carattere fondalmentalmente illiberale e contrario alla filosofia della rete.
UN SITO INTERNET NON PUO' ESSERE PARAGONATO A UNA TESTATA GIORNALISTICA
Da LaStampa.it del 25 settembre 2007. Un sito Internet non può essere paragonato a una testata giornalistica. Un blogger o più in generale chi gestisce un sito Internet non può essere paragonato al direttore di una testata giornalistica e pertanto non va condannato per l’omesso controllo delle pagine che cura. È questa la sintesi dell’intervento del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, al question time della Camera. A tal proposito il ministro ha anticipato che la nuova legge sull’editoria estenderà la responsabiltà per i reati di diffamazione anche ai titolari di testate a livello elettronico, ma soltanto a quotidiani e periodici on line e non ai blog o ai siti generici. «Le caratteristiche stesse della comunicazione telematica, la contemporaneità, la velocità, il numero dei commenti che vengono ospitati - ha spiegato Gentiloni - consentono molto difficilmente quel controllo che è tipico della carta stampata. La linea del Governo si ispira a contemperare due diverse esigenze: da una parte mantenere il grado di libertà di uno strumento come la Rete, dall’altra evitare che questa libertà colpisca diritti di altri». Rimane dunque sanzionabile la condotta di autori diretti di scritti diffamanti, mentre i responsabili dei siti hanno l’obbligo collaborare con le autorità di polizia e con gli inquirenti per colpire i reati più gravi, come quelli di pedofilia.
U.E. NIENTE REGOLAMENTAZIONE PER I BLOG
Il Parlamento europeo non ha accolto la proposta di una regolamentazione dei blog, che aveva suscitato molte polemiche in quanto poteva esser utilizzata come una limitazione della libertà di stampa ed espressione. di Redazione Digital life Il Parlamento Europeo ha respinto il rapporto della socialista estone Marianne Mikko, che chiedeva di "chiarire lo status dei blog e dei siti con contenuti generati dall'utente, assimilandoli, ai fini legali, a ogni altra forma di espressione pubblica". Questa proposta ha suscitato numerose polemiche ed è stata criticata aspramente da molti intellettuali europei che la ritenevano un attentato alla libertà d'espressione. Gli eurodeputati invece riconoscono che i blog sono "un contributo importante alla libertà di espressione, sempre più utilizzati tanto da professionisti dei media che da semplici navigatori" e quindi hanno respinto ogni ipotesi di regolamentazione. 26/09/2008 18:00
15 commenti:
Sit tibi terra levis
grazie.
cedo volentieri l'intestazione dell'aula alla memoria di Leonardo.
A Mici gli dedica l'aula. Riservandosi di dedicare almeno un corridoio a Lilly, bianco nera, ma non juventina, scomparsa nel luglio 2007 dopo quindici anni di onoratissimo servizio, lasciando nel più profondo sconforto mamma Francesca (che fino all'ultimo ha cercato di evitare l'eutanasia, cedendo di fronte all'evidenza).
Lilly aveva da sempre un sogno, procreare. Così quando Francesca piangeva (e 15 anni fa succedeva spesso) le prendeva la mano come si fa coi gattini e la leccava. Poi venne sterilizzata, perchè era diventata aggressiva con chiunque s'avvicinasse a Francesca o alla casa.
Prima di morire arrivò a casa Berta, età indefinita, circa due mesi, tirata fuori dal cofano di una macchina dove generosamente aveva trovato riparo dopo che i suoi proprietari avevano ben pensato che un gatto muore prima in via Udine, piuttosto che in autostrada. Luglio 2007.
Così Lilly, per tutta la settimana prima di morire, fece la mamma. Stava male, ma era molto presa dal suo nuovo ruolo. Dai gatti si può solo imparare. Ma adesso smetto perchè, anche se è passato quasi un anno, se penso alla Lilly mi vengono di nuovo le lacrime agli occhi.
Il Governo A Mici deve prendere con sè tutti i regali che queste creature fanno a esseri indegni che si muovono su due zampe e non su quattro. Il Governo A Mici nasce per difendere quella parte degli umani che fatica a sciogliersi coi suoi simili, ma forse e magari può farlo con creature che sanno vivere lealmente.
Al mio vecchio cane lupo Reth e a Lilly. Ai miei sette mici e alla beagle. Belle persone che hanno saputo o sanno amare.
Ministro, più guardo Leonardo e più mi chiedo come hai fatto ad accettare che non ci sia più.
L'ha aiutata Walter osservando che è rosso, quindi comunista.
caro presidente,
dopo più di un anno dalla dipartita, ancora adesso, quando trovo un suo pelo, piango.
Il presidente, a meno di un anno della dipartita di Lilly, ogni volta che la cita anche e solo per caso si emoziona e gli viene da piangere. E di notte quando uno tra sette si ficca sui suoi piedi pensa che sia tornata. Ed è il pensiero vola a lei (che per inciso era una gatta dal carattere impossibile,tra l'altro era rasta, ma forse tra scorbutiche ci volevamo bene)con infinita nostalgia. Perchè se scompare un partito politico succede e può succedere, ma un gatto che ti ha dato molto di più non si dimentica (e infatti ne ho sette per sostituirla...)
..e quel che è peggio è che credo che non ne darò via nessuno (dei cuccioli)...
Un vero profluvio di lacrime, non sarete, per caso, allergici ai peli di gatto?
Questo blog sta diventando patetico e pieno di buoni sentimenti come la posta di Liala.
il vento inclina le fiammelle...
teniamo a precisare che il nostro cliente non mugula
ma a me nessuno pensa?
Il vostro cliente forse non miagolerà, ma mugula spesso e molto, visto che la vita gli pare sempre molto triste
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