De Magistris gira con la maglietta e non con giacca e cravatta. E questo è il primo indizio. Il gruppo Grillo di New York contesta Mastella invocando De Magistris, secondo indizio. Di Pietro, ai tempi primordiali di Tangentopoli anche lui senza cravatta ed agitato, è con De Magistris, terzo indizio. Il magistrato Forleo, grande amica degli avvocati Bongiorno, deputati di AN (devono essere almeno due o tre per fare tutto quello che fanno) sostiene De Magistris. Quarto indizio. Santoro e la sua piazza sostengono De Magistris, quinto indizio. La magistratura si divide in due. Sesto indizio. La stampa ed i media sono con De Magistris. Settimo indizio. Sette indizi fanno due prove e un pezzo. Il dna di De Magistris è di destra. Prova conclusiva.
La magistratura si divide in due. Perchè la magistratura non è una Casta, sono due. Una è la casta dei magistrati capi di gabinetto, capi uffici legislativi, direttori generali dei ministeri. Sono contro De Magistris. L'altra è quella che attraverso le correnti decide le carriere dei magistrati nel CSM. Questa è obbligata a sostenere il magistrato De Magistris, a prescindere, perchè è uno dei loro.
Il popolo è in loggione ed applaude e fischia, al segno dei capi-claque.
Il partito democratico non ha i biglietti per entrare in teatro.
10 commenti:
Finalmente viene gettata una rete che promette una buona pescata!
Prima di commentare, retrocedo alla discussione di ieri che ho letto in tarda notte.
Non ci ho capito niente! e mi piacciono i gialli e gli intrighi...però francamente mi sfugge questa smania di autocertificazione sessuale, per di più preelettorale,
mi sfuggono i riferimenti ad altri soggetti tarati da qualche bollino,o protagonisti di reality, mi sfugge perchè qualcuno si debba sempre sentire tirato in campo...perchè appunto non frequento.
Comunque a nome di tutte le donne (anche vecchie e laide, perfino saccenti e femministe): grazie, ma non abbiamo bisogno di estimatori - siamo già la metà del mondo e forse un pò di più- abbiamo bisogno di compagni di strada, possibilmente
seri, meno complimentosi o appassionati, che non siano preoccupati dell'infantile ricerca di un ruolo. La signora Maria
A me, chiedi troppo.
Sono solo il signor Mario, frequentatore dei giardinetti della rete
Non volevo offendere la signora Maria. Comunque sono un buon compagno,anche in strada, serissimo, per niente complimentoso e men che meno appassionato. E soprattutto non posso aggiungere altri ruoli ai tanti che ho già,quindi non li ricerco. Si fidi di me, Maria.
Vero o falso Bruno, scuse accettate.
Ma non mi ero offesa, mi ero solo incazzata. E quando uno si incazza lo fa- solo e sempre- con se stesso.
Tornando al tema della giornata:De Magistris...devo ancora metabolizzare.
Per il momento riconfermo la mia solidarietà alle suore trasferite e, acquisito il concetto che trattasi di 2 caste Magistrali a me sconosciute, non vedo la possibilità di aderire all'una o all'altra.
A parte il teatro, forse ci sono altri sconti o premi o gadget in ballo? Maria
ha i biglietti dell'autobus però! Ma non funzionano..
Sono molti anni che cerco di vivere con moderazione e in assoluta modestia quel ruolo che mi è toccato in sorte e a cui mi dedico con totale semplicità, quello del letterato. Mai avrei voluto vedere il mio nome legato a quanto di più frivolo esista oggi nella società,i premi letterari.
Ieri,nel solito caffè, mentre guardavo l'operoso Weber al lavoro mi sono all'improvviso reso conto di alcune cose dimenticate nella stesura di Microcosmi.
Esiste,in questa città così apparentemente morta e altrettanto apparentemente viva, gente che opera per il bene altrui in laborioso silenzio di parole. Penso a Weber, ma anche a Zvech. A Trieste,come intuì per primo Von Strausser nel suo 'Die Frauen haben Zinnen' (pag.758), si lavora per disvelare con moderata modestia la verità. Weber la lancia sommessamente dalle pagine del nostro grande piccolo quotidiano, Zvech la espande e profonde nella vita di tutti i giorni.Tra gli umili e i potenti.
Ed è per ciò che ho deciso che,se lui voterà per me al Nobel,io voterò per lui al Pd. Due grandi riconoscimenti per una città che non ha quel che si merita, ma si merita quel che ha. Come scrisse Zunkelfeurer nel suo indimenticabile 'Keine Gegenstaender aus dem Fenster verfen'(pag 1032)non si getta nulla. Anche perchè tutto ritorna.
Con stima
C. Magrit
Mi pare, come disse Manzoni nel suo "I promessi Dico", che i miei dieci commentatori siano una.
il signor Mario sfinito dal fervore della sua devota ammiratrice, che ha fatto proseliti anche nel blog di Zvech, che non se lo merita.
Così, caro Bruno, mi eclisso per un po' dal tuo blog per vedere se non sia stato io la pietra dello scandalo. Però continuerò a leggerti perchè, tra le righe, mi par di sentire l'ammaliante profumo di Admin
Il pensiero di Zunkelfeurer sulle ucronie e sul loro ruolo nella genesi della gestalt cittadina è quanto di più lontano dal mio personale sentire.
Mi dissocio. Non sono io quello.
Dite a Magrit che si scrive werfen...Libro indimenticabile.Ho il segnalibro con la faccia di Zvech a pagina 2576!
Francesca
Ottima disamina
Nono indizio: http://inquinando.blogspot.com/2007/10/non-colpa-mia-sono-le-carmelle-che-sono.html
Non è stato de magistris a chiedere il trasferimento?
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