La Vergine delle rocce (Madonna col Bambino, San Giovannino ed un angelo) è un dipinto ad olio su tavola di cm 189,5 x 120 realizzato tra il 1495 ed il 1508 circa dal pittore Leonardo da Vinci.
È conservato alla National Gallery di Londra; il dipinto è molto simile ad un'altra opera del maestro, oggi al Museo del Louvre.Come è noto, esistono due versioni di questo quadro: quella conservata alla National Gallery di Londra, l'unico dei due che fu veramente posto sull'altare milanese (eseguito in parte con la collaborazione di aiuti), e l'altra, interamente autografa e forse di qualche anno precedente, al Louvre di Parigi, la cui vicenda appare oggi alquanto misteriosa. Una terza versione (la cosiddetta Vergine delle Rocce Cheramy), oggi in una collezione privata in Svizzera, è stata attribuita a Leonardo da Carlo Pedretti, ma rifiutata da altri specialisti del settore (tra cui Pietro Marani e Giovanni Agosti).
Mentre la Vergine delle rocce di Parigi, eseguita prima, venne data al re di Francia, questa versione venne venduta nel 1785 al pittore Gavin Hamilton, che la portò in Inghilterra. Una serie di passaggi di proprietà successivi permisero, nel 1880, che la tela finisse alla National Gallery.
Vi è un gioco dietro a queste parole tratte da Wikipedia. Indizio, nel titolo.
2 commenti:
Prego, smettere di fare ipotesi, una l'ho dipinta quasi tutta io per il re di Francia (ma quella che vedete al Louvre è stata cmpletamente ricostruita), poi esistono varie altre più o meno simili. Quella che è andata a finire a Londra è la più bella, anche se sotto c'è un altro dipinto che ho deciso di coprire per rispamiare sulla tavola.
Il fatto è che mi sono inventato questo magnifico sfondo di rocce, con la luce naturale da dietro: e questo è piaciuto molto, perchè ho fatto scendere dal trono il motivo della "sacra conversazione" e non l'ho enfatizzato con scenari architettonici importanti.
Però, come è difficile essere semplici...specie se poi tutti ti copiano!
Veramente il segreto non sta nell'opera del Louvre, ma nella simiglianza, fino all'identità, delle due opere.
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