lunedì 17 marzo 2008

Turismo in Tibet

Da proposte di viaggio

“Cuore del Paese è Lhasa situata in un'ampia valle e protetta dai freddi venti del nord. Nella città si possono distinguere: la città tibetana intorno al Potala e al bazar Barkhor, quella musulmana intorno alla moschea e quella cinese che sta lentamente fagocitando le altre due. Il Potala è l'emblema della forza dell'ordine religioso, il castello-monastero del Dalai Lama (visite frazionate per evitare affollamenti; è necessario presentare il passaporto); poco oltre il tempio Jokhang, centro religioso e geografico della capitale. A 45 km da Lhasa si trova Ganden, città monacale ora in via di ricostruzione dopo essere stata distrutta durante la rivoluzione culturale, i monasteri di Sera e di Drepung (fino al 1959 il più grande monastero esistente con più di 10.000 monaci), Samye che si raggiunge attraversando in barca il Tsang- po mentre all'orizzonte si stagliano vette che raggiungono i 7000 mt. Proseguendo verso il confine nepalese, da Gyantze si raggiunge Shigatse con lo splendido monastero Tashillampo che fu residenza del Panchen Lama, poi il monastero di Sakya, forse il più bello del Tibet, fino al passo La Pa La con paesaggi spettacolari e viste su montagne, laghi e sull'altopiano stesso.
Con un buon allenamento e un'adeguata preparazione può essere interessante prevedere la possibilità di fare trekking; tra i circuiti preferiti il Ganden-Samye, quello al campo base dell'Everest, quello per il lago Nam-tso e il giro del Kailash”.

Ma oggi sono più importanti i Giochi Olimpici di Pechino.
Il Tibet non dovrebbe creare imbarazzi alla comunità internazionale.
Il Dalai Lama, dal suo esilio, dovrebbe tacere, non evocare “genocidi culturali”.
Il Papa infatti opportunamente tace e il governo cinese ha oscurato la rete, per dare una lezione di sobrietà.


1 commento:

maria ha detto...

Avviso: non comprate sulle barachete incenso tibetano, nè altri oggetti ispirati al buddismo.
La creatività cinese ha il monopolio su produzione, taroccamento e commercializzazione dei prodotti.