mi prendono sempre contropiede, e io che cerco di educare ad una visione critica e pluralista, ma anche pragmatica. Non vengo capita mai (vedi avvertimenti su mattarellum ecc.). Adesso vado a confortarmi da Buttiglione, lui sì che se ne intende ed è un grande diplomatico. Sto mettendo a fuoco: senza la Scienza posso stare (è una gran puttana, cambia sempre), ma ho assoluto bisogno della Storia (che almeno è già successa, non riserva sorprese ma solo interpretazioni)
Reconciling Faith and Politics “(Obama's speech on faith) may be the most important pronouncement by a Democrat on faith and politics since John F. Kennedy's Houston speech in 1960 declaring his independence from the Vatican...Obama offers the first faith testimony I have heard from any politician that speaks honestly about the uncertainties of belief.”
— E.J. Dionne, Op-Ed., Washington Post, June 30, 2006
Mi dispiace ma la Storia non può lavarsi le mani. La Storia è come Uolter, immanente, giustifica sempre e tutto. Obama e Kennedy non sono storia, sono inconvenienti.
Dismetto sdegnata i panni della Sapienza...che si ritira in volontario esilio, oberata di debiti e ricatti. In fase transitoria, assumerò l'identità della moglie di Mastella. Persona che sento molto vicina, perchè vittima di una ingiusta segregazione a Ceppaloni. Il mio motto: "Sempre con gli Sfigati", cioè S.S.
care amiche, mogli di Dini e Bordon, occupatevi del pene della famiglia, non lasciate che si compiano gesti estremi e state vicine ai vostri mariti, anche se dimissionari. Oggi anche i più scorfani si fanno l'amante e poi divorziano e si risposano, vanificando le imprese familiari.
Mastella da le dimissione per star vicino alla moglie lei non le da per lasciar che decidano gli elettori...questi ci prendono per i fondelli mentre il Prodi annaspa Walter gongola Willer temporeggia...ed io mi son rotto,non voto più e gli faccio un favore!
In base alla normativa ed alla giurisprudenza in atto, tutti possono scrivere tutto su questo blog, purchè nel rispetto della vigente legislazione penale, civile e in materia di privacy. Non sono ammesse volgarità e maleducazione. In caso di infrazione, e solo in questo caso, i commenti, non appena individuati, saranno cancellati. Preciso infine, anche in relazione alla discussa legge Levi sulla registrazione dei blog, che qui non si fanno controlli sulla provenienza dei commenti, ritenendo che tale indagine, possibile proprio perchè siamo tutti rintracciabili, abbia un carattere fondalmentalmente illiberale e contrario alla filosofia della rete.
UN SITO INTERNET NON PUO' ESSERE PARAGONATO A UNA TESTATA GIORNALISTICA
Da LaStampa.it del 25 settembre 2007. Un sito Internet non può essere paragonato a una testata giornalistica. Un blogger o più in generale chi gestisce un sito Internet non può essere paragonato al direttore di una testata giornalistica e pertanto non va condannato per l’omesso controllo delle pagine che cura. È questa la sintesi dell’intervento del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, al question time della Camera. A tal proposito il ministro ha anticipato che la nuova legge sull’editoria estenderà la responsabiltà per i reati di diffamazione anche ai titolari di testate a livello elettronico, ma soltanto a quotidiani e periodici on line e non ai blog o ai siti generici. «Le caratteristiche stesse della comunicazione telematica, la contemporaneità, la velocità, il numero dei commenti che vengono ospitati - ha spiegato Gentiloni - consentono molto difficilmente quel controllo che è tipico della carta stampata. La linea del Governo si ispira a contemperare due diverse esigenze: da una parte mantenere il grado di libertà di uno strumento come la Rete, dall’altra evitare che questa libertà colpisca diritti di altri». Rimane dunque sanzionabile la condotta di autori diretti di scritti diffamanti, mentre i responsabili dei siti hanno l’obbligo collaborare con le autorità di polizia e con gli inquirenti per colpire i reati più gravi, come quelli di pedofilia.
U.E. NIENTE REGOLAMENTAZIONE PER I BLOG
Il Parlamento europeo non ha accolto la proposta di una regolamentazione dei blog, che aveva suscitato molte polemiche in quanto poteva esser utilizzata come una limitazione della libertà di stampa ed espressione. di Redazione Digital life Il Parlamento Europeo ha respinto il rapporto della socialista estone Marianne Mikko, che chiedeva di "chiarire lo status dei blog e dei siti con contenuti generati dall'utente, assimilandoli, ai fini legali, a ogni altra forma di espressione pubblica". Questa proposta ha suscitato numerose polemiche ed è stata criticata aspramente da molti intellettuali europei che la ritenevano un attentato alla libertà d'espressione. Gli eurodeputati invece riconoscono che i blog sono "un contributo importante alla libertà di espressione, sempre più utilizzati tanto da professionisti dei media che da semplici navigatori" e quindi hanno respinto ogni ipotesi di regolamentazione. 26/09/2008 18:00
16 commenti:
quella saccente, boriosa, antipatica puttana della sapienza può andare dove vuole. Io non mi muovo, sto qua. Bella e impossibile.
Chi mi ama mi si concede, senza ma, senza se e senza ma anche.
mi prendono sempre contropiede, e io che cerco di educare ad una visione critica e pluralista, ma anche pragmatica. Non vengo capita mai (vedi avvertimenti su mattarellum ecc.). Adesso vado a confortarmi da Buttiglione, lui sì che se ne intende ed è un grande diplomatico.
Sto mettendo a fuoco: senza la Scienza posso stare (è una gran puttana, cambia sempre), ma ho assoluto bisogno della Storia (che almeno è già successa, non riserva sorprese ma solo interpretazioni)
W il Papa Re(ttore)
Io so una cosa sola. So di nulla sapere. Quindi non so dove sta la sapienza, ne' cosa fa, cosa vuole e cosa pensa, se pensa.
Se va dal papa non mi riguarda, figuriamoci. Il papa mi sta pure simpatico, adesso gli dedico una canzoncina.
Viva il papa! Viva il pa-pa! Viva il pa-pa-pa pa-pa-rmigiano re-e-re-re-re re-re-reggiano pa-a-pa-pa-pa pa-parmigiano re-e-re-re-re re-re-reggiano-o-o!
Ehi, voi due zoccole, non tiratemi in mezzo nelle vostre beghe da marciapiede.
La fede
Reconciling Faith and Politics
“(Obama's speech on faith) may be the most important pronouncement by a Democrat on faith and politics since John F. Kennedy's Houston speech in 1960 declaring his independence from the Vatican...Obama offers the first faith testimony I have heard from any politician that speaks honestly about the uncertainties of belief.”
— E.J. Dionne, Op-Ed., Washington Post, June 30, 2006
Mi dispiace ma la Storia non può lavarsi le mani.
La Storia è come Uolter, immanente, giustifica sempre e tutto.
Obama e Kennedy non sono storia, sono inconvenienti.
Parlate, parlate. Ci rivediamo fra cinquant'anni.
Dismetto sdegnata i panni della Sapienza...che si ritira in volontario esilio, oberata di debiti e ricatti.
In fase transitoria, assumerò l'identità della moglie di Mastella. Persona che sento molto vicina, perchè vittima di una ingiusta segregazione a Ceppaloni.
Il mio motto: "Sempre con gli Sfigati", cioè S.S.
mi hanno dato i domiciliari, ma sono pronta a collaborare.
era ora!
Attenti! E' tutta una manovra per portare Willer a gesti estremi,visto che oggi non se lo filerà nessuno!
Quattro cose sono ingestibili in Italia: il papa, le immondizie, la legge elettorale e il conflitto di interessi.
Nel resto del mondo, diccelo Laura, queste piacevolezze non esistono
care amiche, mogli di Dini e Bordon, occupatevi del pene della famiglia, non lasciate che si compiano gesti estremi e state vicine ai vostri mariti, anche se dimissionari. Oggi anche i più scorfani si fanno l'amante e poi divorziano e si risposano, vanificando le imprese familiari.
Mastella da le dimissione per star vicino alla moglie lei non le da per lasciar che decidano gli elettori...questi ci prendono per i fondelli mentre il Prodi annaspa Walter gongola Willer temporeggia...ed io mi son rotto,non voto più e gli faccio un favore!
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