venerdì 8 giugno 2007

il manifesto del partito democratico. scrive giorgio rossetti


Trieste, 7 giugno 2007.


Continuiamo a discutere; e soprattutto ad ascoltare!


Quali valori e quale orizzonte culturale per il nuovo Partito Democratico?


La nostra precedente iniziativa sulla "crisi della politica e il Partito democratico" ha avuto una risposta positiva sia in termini di partecipazione che di dibattito.


Per questo, come componente“democratica, laica e socialista” dei DS, ci sentiamo impegnati a portare avanti il nostro progetto con lo stesso spirito del primo incontro: quello di proporre temi di discussione, di conoscere le attese e gli interrogativi, ma soprattutto di ascoltare quello che hanno da dire tanti cittadini diversamente interessati a questo progetto.


Per questo ti invitiamo partecipare ad un nuovo incontro che si svolgerà mercoledì 13 giugno alle ore 17.30, presso il Circolo dellaStampa di Trieste, in Corso Italia.


Sarà affrontato il tema dei valori e dell’orizzonte culturale del nuovo Partito, prendendo lo spunto dal “Manifesto per il Partito democratico”elaborato da dodici saggi . Un documento che suscita molteplici perplessità e che – a detta di molti – dovrebbe essere sostanzialmente riscritto. Coerentemente con quanto affermato nel primo incontro sulla necessità di dare spazio ad una generazione più giovane, abbiamo chiesto che ad introdurre il dibattito – con una breve relazione – sia il dott. MitjaGialuz, ricercatore di procedura penale nell’Università di Trieste. Sarà poi aperta la discussione.



Giorgio Rossetti

7 commenti:

mf ha detto...

Per chi volesse vedere una sintesi del documento ed alcune valutazioni:
1.http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/politica/partito-democratico/manifesto-pd/manifesto-pd.html

2.http://www.libertaegiustizia.it/primopiano/pp_leggi_articolo.php?id=385&id_titoli_primo_piano=1

3.http://www.libertaegiustizia.it/primopiano/pp_leggi_articolo.php?id=1063&id_titoli_primo_piano=1

4.http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/12/manifesto.shtml

5.http://www.onemoreblog.it/archives/014432.html

6.http://pasqualeorlando.blogspot.com/2007/02/saggi-consegnano-manifesto-partito.html

Anonimo ha detto...

Riporto un passo, per me essenziale,del documento.
"Sottoscrivere questo manifesto e versare una quota minima, saranno condizioni per partecipare, sulla base del principio «una testa un voto», alla formazione degli organi costituenti, secondo le regole definite in modo consensuale dal coordinamento dell’Ulivo. E' criterio fondante del nuovo partito che sia gli organi costituenti, sia gli organi dirigenti che saranno eletti, saranno frutto di un meccanismo elettivo basato sul principio "una testa un voto", senza che gli apparati dei partiti o delle associazioni che concorreranno liberamente alla costituente possano rivendicare, di per sé, un peso diverso e maggiore. Questa scelta è essenziale sia al rinnovamento della politica che è uno dei nostri obiettivi, sia e soprattutto a rendere ben visibile la nostra ferma volontà di recuperare credibilità alla politica ed alla democrazia."

Ho dei dubbi che in questa fase ciò stia avvenendo. E mi riferisco ad una assemblea che si svolgerà a Trieste il prossimo 15 giugno, per organizzare la quale sono stati spediti 18 mila inviti (i partecipanti alle primarie di due anni fa), a spese dei gruppi regionali dei ds e della margherita, sottoscritta da 53 persone, si presume scelte dai due partiti e nella quale saranno INDICATI, si presume dagli stessi partiti, i componenti il comitato di garanzia ed il comitato promotore.
Si presume che le liste siano già state compilate dai due partiti.
Troppe presunzioni e, forse, non una perfetta adesione a quanto scritto nel manifesto.
MF

Francesco Costa ha detto...

Mario, per favore, su Kilombo NON inserire il link al post per intero, chè si deforma l'intero layout dell'aggregatore.

Per inserire un link, scrivi "Leggi tutto", clicca sul pulsante con la catena e inserisci nell'apposito campo il link al post.

Grazie,
Francesco
redazione Kilombo

Anonimo ha detto...

grazie Francesco e scusate la mia imbranataggine.
Mario
(amici, andate su Kilombo, è forte!)

Anonimo ha detto...

Ciao Mario,
Non mi esprimo qui sui valori espressi da questo documento, perchè appena leggo "la ggggente" faccio fatica ad andare avanti.

Con il pezzo da te evidenziato
"Sottoscrivere questo manifesto e versare una quota minima, saranno condizioni per partecipare, sulla base del principio «una testa un voto», alla formazione degli organi costituenti, secondo le regole definite in modo consensuale dal coordinamento dell’Ulivo." si vorrebbe sostenere che il PD sia veramente democratico e aperto a tutti a differenza degli altri partiti. Ma formalmenete non riesco a capire dove sia la differenza. Quelli del PD dicono che tutti sottoscrivendo il manifesto e pagando una quota possono votare gli organi dirigenti. E nei "vecchi" partiti come era? Liberamente sottoscrivi un programma o accetti uno statuto o sottoscrivi un manifesto e paghi una quota (cioè nel "vecchio" linguaggio "fai la tessera") e quindi partecipi al congresso che elegge gli organi dirigenti.

Perchè se questa votazione si fa sotto un gazebo è "veramente" democratica e aperta, mentre se si fa in una sezione no?

E poi come dici tu anche nella sostanza le cose non sono cambiate.

L'apertura e la democraticità non stanno tanto nelle regole dell'elezione dei dirigenti una volta ogni 3 o 4 anni, ma in una vera partecipazione attiva quotidiana alla vita del partito.


ciao
cinghios

francoclaudio ha detto...

Incominciamo a capire tutti che non ci sarà proprio niente di "nuovo", mentre, purtroppo, i sondaggi dicono che, se adesso Margherita+Ulivo fa 31%, ilPd domani farà solo25%.
Opporsi a questa stupidaggine è per il bene del centrosinistra.

Anonimo ha detto...

ciao mario è vero che se ti si rompe il rubinetto chiami un idraulico e non un componente della società civile,ma è anche vero che se gli idraulici formano una corporazione che esagera nei costi e fà male il suo lavoro tu vorresti aver la possibilita di cercar altrove,i politici sono ormai una corporazione chiusa che si perpetua tra fedelissimi di provata fede e osservanza pena l'esclusione dalla tavola del Signore e noi cittadini siamo loro funzionali e subalterni solo durante le elezzioni,poi addirittura diventiamo invisibili.sotto elezzioni tanti mi chiamano e mi telefonano poi finito tutto neanche mi salutano,deduco che son diventato invisibile.edi