mercoledì 23 gennaio 2008

Oggi vinciamo noi!



Bologna, stadio Dall'Ara, maggio 1994. Campionato di calcio di serie C1. I biancorossi arrivano a Bologna lanciatissimi per la conquista della serie B, in un testa a testa con il Chievo. La mobilitazione dei tifosi è massiccia. Sotto il santuario di San Luca ci si sistema fitti fitti. Alla faccia della scaramanzia spunta fuori uno striscione casalingo fatto su tovaglia di cerata, tipo quelle delle feste dell'unità: "Oggi vinciamo noi!" dice sicuro.
A rassicurare ulteriormente a fianco c'è il "Tranquil Group". Ovviamente lo striscione portò una sfiga tremenda. Al Mantova venne annullato un gol inspiegabilmente e il Bologna vinse uno a zero. E fu l'inizio della crisi. Il Chievo passò direttamente in serie B, il Mantova ai play off venne eliminato subito. Poche settimane più tardi a campionato finito, a causa di problemi di bilancio la società fallì. E si dovette ripartire dai dilettanti.

Ma oggi, alla faccia di tutti i gufi, ancora una volta, non badiamo alla scaramanzia. Presidente Prodi, tranquil, "Oggi vinciamo noi!". E domani?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

domani è un altro giorno...

Anonimo ha detto...

E' saparita la foto. Appena possibile ripristinerò l'immagine.

Comunque, tornando a noi. Il Gruppo ElleDi (lib-dem o se volete Lambertow Dini) si è spaccato.

17:14 D'Amico (lib-dem"): "Io voto la fiducia"

Il senatore Natale D'Amico "rompe" con i senatori diniani e dice: "Se ci sarà un voto di fiducia sul governo Prodi in Senato io certamente voterò a favore del governo". Il motivo è che "tornare alle elezioni con l'attuale legge elettorale non garantisca la formazione di un governo capace di confrontarsi efficacemente con i grandi problemi del Paese".

E domani Uiller che fa?

maria ha detto...

caro Cinghios, puoi già mettere la foto delle pompe funebri, dei parenti afflitti, di quelli che aspettano con impazienza risarcimenti.
Nonostante tutto, è patetico vedere come continuano a dividersi all'interno dei loro gruppuscoli.
Dovremo ancora vederli a lungo, questi immortali?

Anonimo ha detto...

Cara Maria,
lo penso anch'io. Tuttavia bisogna vedere di che morte morirà il governo. Non è indifferente. Dalle ultime notizie del pomeriggio mi pare che i problemi più grossi vengano dallo stesso PD più che dai partitucoli. Lo stato maggiore del PD insieme al Capo dello Stato stanno forzando Prodi a dare le dimissioni prima di andare al senato per lasciarsi gli spazi di manovra per un governo istituzionale con l'UDC che altrimenti, dicono, non avrebbero. Ma secondo me anche per evitare a certi personaggi di prendersi la diretta responsabilità di far cadere il governo. E questo è grave. Se il governo deve cadere gli elettori devono almeno sapere di chi è la responsabilità. Se Prodi rassegnasse le dimissioni si arriverebbe al paradosso di un Presidente del Consiglio che rassegna le dimissioni dopo una fiducia ottenuta alla Camera.

A proposito di responsabilità, i coraggiosi dell'udeur oggi, dopo che ieri avevano assicurato "voteremo no sia alla camera che al senato", si sono astenuti!

Saluti sconsolati.

maria ha detto...

Sto sentendo le ultime notizie e sembra proprio che Prodi ci voglia dormire sopra e vada fino in fondo. Spero che, alla fine, faccia onore alla testardaggine sempre dimostrata, e si smetta di annacquare, attutire, ammorbidire.
E' proprio nel tracollo, che si potrà dimostrare senso di responsabilità. Anche se mi dispiace per riforme necessarie: ma cosa potrebbe concludere un governo rianimato, se quello vero ha fatto poco?
Ho la senzazione di non essermi mai sbagliata sul gentile Uolter e sulla caricatura di partito delle convergenze parallele.