martedì 19 giugno 2007

manifesto per il professionismo in politica. "la società civile stia al suo posto"


Questo mito della società civile ha stancato. Dai tempi degli intellettuali organici di Gramsci ai compagni di strada e di parrocchietta, alle cose 1, 2 e 3, alla cosa rossa, sembra che solo le energie della società civile, riversate nella politica, possano far superare i momenti di crisi nei rapporti tra istituzioni e popolo.

Eppure, se mi spande il rubinetto, chiamo l'idraulico, non un generico componente della società civile.

In Libano ci vanno i militari o ci mandiamo i civili (emergency a parte)?

Allora la politica e le sue funzioni siano esercitate dai politici, politici professionali, quelli che sanno far politica, anche perchè i cosiddetti tecnici, ai vari livelli di governo, spesso si sono dimostrati peggiori dei politici stessi

Del resto anche i ricambi generazionali avvenuti un po' in tutti i Paesi europei, in particolare in Spagna e Francia, sono stati operati da politici che hanno messo nell'angolo altri politici, superati. Il ricambio generazionale, se opportuno, avvenga dunque all'interno di una competizione, anche dura, tra professionisti.

La società civile stia al suo posto. I cittadini giudichino i politici alle scadenze naturali, nelle diverse arene elettorali. Decidano in quel momento se siano stati governati o amministrati bene o male. Lo decidano con il voto od anche con l'astensione che, come si è visto l'altroieri in Francia, è un'arma potente.

Anche la questione delle intercettazioni che rivelano intrecci politica/finanza non può essere affrontata con l'inutile critica moralistica, ma va inquadrata nel giudizio complessivo di utilità dell'azione politica che l'elettore maturo sanzionerà, se del caso, con il voto.

In questo contesto va detto, infine, che l'avvio del partito democratico con il stanco e rituale appello alla società civile, cui addirittura vengono proposte quote di rappresentanza, ha assai deluso, rivelando uno sguardo rivolto all'indietro invece che al futuro.

A ciascuno il suo mestiere

18 commenti:

Antonio Candeliere ha detto...

Bell'articolo.

Anonimo ha detto...

Anch'io dico:bello e sacrosanto!
però sono turbata dal pensiero che i normali professionisti-dal geometra al commercialista, dal medico all'avvocato e all'idraulico- possiedono una certificazione ufficiale delle loro competenze e,se sbagliano oppure omettono prestazioni, pagano non solo in credibilità ma anche in concreto.
Questa professionalità dei politici, se è sottoposta solo al giudizio del voto, su che cosa si fonda? Come faccio a credere che il tale politico mi darà delle risposte, specialmente se lo vedo da decenni galleggiare nell'orchestrazione del consenso?
E ben pochi se ne sono andati a casa con la loro ricca pensione, dopo un ragionevole periodo in cui hanno espresso questa loro presunta professionalità.
La società civile...poveretta...dopo questi accanimenti terapeutici...ormai getta la spugna. Maria

Anonimo ha detto...

...e i blogger facciano i blogger!
Comunque hai ragione.

Viva la Nomenklatura!

un saluto
cinghios

Anonimo ha detto...

Mario. Perché Carlin Petrini è tra i 45?

marcogiacosa

Anonimo ha detto...

Certo Marco che è nel Comitato dei 45! E vuole fare il prossimo ministro dell'Agricoltura.

Anonimo ha detto...

Grazie cari amici.
X Marco. Hai notato che Petrini (diminutivo) è di sinistra, mentre Petroni (consigliere Rai, accrescitivo) è di destra? Cosa vuol dire? Qualcosa vorrà pur dire...
Mario

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

chissà in quale categoria metti me...

ufficialmnte nominata nella parte cattiva del comitato pd (cioè quella dei partiti)

militante, tesserata e pure convinta

però non soono eletta da nesusna parte
non guadagno niente dalla politica
non ho intenzione di far carriera politica
vivo con il mio lavoro ch eamo e che resta cmq al primo posto

dove stò?

ciao
ciao
laura

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

sorry... scrivevo velocemente e poi non ho controllato...
sorry sorry quanti errori...

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

il terzo commento vuole essere un po' + serio..

io non posso pensare che la politica, la cosa pubblica sia solo gestita da professionisti
anche perchè, come dice maria, è difficile stabilire quali siano i requisiti essenziali per essere un buon politico

quindi direi che la netta distinzione, tra professionisti e non professionisti, in politica sia impropria e pericolosa

detto questo però bisognerebbe capire che la politica richiede molto impegno, tempo e dedizione (come tante cose nella vita...)

quindi si dovrebbe anche cercare di non sminuire (o attaccare) sempre le persone che, professionisti o meno, si impegnano.

perchè le cose non succedano se non si lavora duramente..

in questi anni di militanza ho consociuto così tante persone (nel partito, nelle associazioni, nel sindacato) che donano il loro tempo solo perchè pensano che sia giusto fare la propria parte... e troppe volte ho visto sminuito o attaccato il loro impegno solo perchè avevano il coraggio delle loro opinioni e delle loro scelte

Anonimo ha detto...

Mario è una regola che vale anche per Marini e Maroni.

Ma PERCHE' Carlin Petrini, esponente della società civile che mangia, è nel comitato? Chi l'ha scelto? Chi gli ha telefonato? E' andato volontario?

marcoG

Anonimo ha detto...

Interessante e condivisibile.
Questo però di fronte ad una classe politica che non si automantiene i posti. Conoscerai tu persone che vengono "sistemate". Un cattivo idraulico non lo chiamo più. Un cattivo amministratore o politico da qualche parte viene piazzato.
Io personalmente penso a una società civile che faccia "volontariato politico" e che porti il suo apporto alla politica. Ma nella second aparte del aocmitato quanti sono così e quanti "cercano un posto"?

mf ha detto...

Un aneddoto per Laura.
Anni 70. Ero iscritto al Gran Partito. Era in programma il congresso provinciale. Funzionava così. La segretaria uscente (tutti fubnzionari a paga di fame) preparava la lista di due commissioni, quella politica (per stilare i documenti) e quella elettorale (per indicare i componenti del comitato federale). Una sola volta fui inserito nella elettorale (era il massimo). C'erano più attese che posti diosponibili e bisognava acontentare le varie componenti. Ecco cosa accadeva (circa),
"Allora compagni, bisogna metterci qualche giovane" "Beh, c'è Laura che è giovane" "Bene. Ora ci vorrebbe una donna" "Guarda che Laura è una donna" "Ah, magnifico" e lo sloveno?" "Laura è asai ben vista in quell'ambiente, magari domani i bambini li manda alla scuola slovena (vedi la consigliera regionale Bruna Zorzini" "Perfetto, allora ci mettiamo Laura ed abbiamo contentato donne, giovani, sloveni"
All'epoca non si parlava di altre diversità, i compagni dirigenti non gradivano (vedi Pasolini)
P.S. Laura, mai dire mai sulla carriera politica. Hai visto Veltroni l'Africano?

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

Effettivamente essere donna e giovane ha i suoi vantaggi in un partito che mantiene regole alquanto rigide sulla composizione degli organi dirigenti.
oltretutto io effettivamente dedico gran parte del mio tempo libero al partito... insomma se non lavoro in ufficio lavoro per il partito
(ogni tanto combianando anche qualche casino off course... :-D!)

lo faccio perchè mi piace, anche se mi incavolo... abbastanza spesso (anche con me stessa..!)

tempo fa ho letto l'ultimo libro di rossana rossanda (la ragazza del secolo scorso) e mi sono ritrovata in un paragrafo in qui sostanzialemnte dice che non riusciva a non fare,
pur conscia delle molte difficoltà in quel momento lei doveva dare, per lei era importante esserci e lavorare nel partito

cmq amo la militanza, non desidero far carriera
amo l'impegno in quanto tale
e chissà... magari è anche un po' di paura
paura poi di non essere all'altezza di un incarico pubblico

p.s. cmq io ho un lavoro che mi piace moltissimo... non so se ci rinuncerei così facilmente

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

a proposito delle regole

molte persone con cui parlo criticano le quote (rosa o di altro genere) dietro al ragionamento.... beh insomma se uno vale deve entrare indipendentemente dal fatto che si aodnna/uomo etero/omo.

Ragionamento teorico che non fà una grinza.
Insomma, se uno è bravo è bravo.

Ma io dico... chi decide chi è bravo?

Chi decide chi vale?

Ecco nella pratica poi scopriamo che, chissà perchè, quelli che valgono sono sempre uomini bianchi attorno ai 50 anni (se non di più)

Uomini che vengono scelti da altri uomini.

La maggior parte del popolo femminile si arrende più o meno tranquillamente a questa regola e si occupa di altro.

Ecco... le quote, cioè la discriminazione positiva cerca di rompere un sistema impallato
in cui anche chi è stato sempre messo fuori dalla porta comincia a pensare che... beh se sono fuori dalla porta evidentemente la mia opinione non conta/non serve

Poi io mi incazzo tutti i giorni con le molte donne che potrebbero fare ma non fanno... ma questa è un altra storia...

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

domandina

ma quando parli di segretaria uscente
fai riferimento all'incarico politico... o all'incarico amministrativo?

immagino il secondo visto che parli di funzionari...

giusto per non confondersi
i segretari poltici e i vari responsabili non vengono pagati per l'attività che svolgono
(lo dico per i lettori... non per te... perchè immagino tu lo sappia già)

il mio, per esempio, è volontariato politico
non ricevo nessun compenso (giustamente)

al limite qualche rimborso se prendo un treno per andare a roma

avete mai fatto roma-trieste in giornata in treno?
un incuboooo!

al ritorno, all'altezza di venezia... vorresti scendere e proseguire a piedi.. :-D

ma non perchè i treni siano brutti
(solitamente roma-trieste è coperta da un ES) ma perchè sei arcistufo (oltre ogni possibilità) di stare in treno... :-D

Anonimo ha detto...

Cara Laura, immagino tu sia nata negli anni '80.
Io sto parlando dei primi anni '70.
Ti ringrazio per la domanda che forse mi ispira un post o più post sul Gran Partito (avanti, avanti!).
La risposta è no, la segreteria era tutta composta da funzionari pagati dal partito. E chi dava i soldi al Gran Partito?
Alla prossima puntata.
MF

Anonimo ha detto...

veramente maria ha ragione ,un medico o un professionista scemo lo cambi o lo eviti,solo nelle dittature o nelle monarchie non puoi cambiare.pensa ad un buttiglione o ad un vittorio emanuele per sempre.il politico non sai se è bravo,lo scegli perchè ti convince non perchè ti dimostra di sapere.dunque la socetà civile oltre che il diritto ha il dovere di pretecipare.purtoppo questi politici si son organizzati per non farsi fregare il posto;o cambiano schieramento politico (da destra a sinistra come palline da pim pom) o creano commissioni parlamentari a misura o gemmano il partito;tre partiti fascisti,tre partiti comunisti cinque ex DC sei partiti socialisti ecc.ed in queste operazioni hanno una creatività ed una capacita che neanche il mago silvan.ciao

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

effettivamenteosno nata dell'82
e la mia esperienza nel partito è di circa 3 anni

cmq adesso i vari segretari e responsabili non ricevono nessun compenso

anche perchè non paga più pantalone rosso.. :-D

cmq molto meglio così
un po' di sano volontariato politico fa bene!