
Bertinotti ricompone il congresso
Solo domani sera, alle ore 21 in piazzetta Belvedere, il grande concerto live dei The Wet-Tones. Posti a sedere al Ristorante cinese Fior di Loto, al Bar Durazzo (dove fischia forte il vento) e al Bar Belvedere (gioco carte, biliardo e slot machines).
Possibilità di gelato da Oro Puro, pizza da Mimmo e aperitivo al Baby bar. Tra gli altri sponsor la Pirelli Re, l'Agenzia viaggi STVF e l'Elettricità Perotti.
Il gruppo, erede triestino dei Blues Brothers, si esiberà col suo raffinato repertorio di musiche twist.
Non mancate, accorrete in massa. Patron della manifestazione è Toni, luci e impianto audio di Berto. Probabili fuochi d'artificio al finale.
E con questo messaggio, cari amici e caro diario, mi separo da voi per un paio di settimane.
Vado non a fare vacanza, ma a tributare il sacrificio all’etica della famiglia: assistere l’anziana madre in quel di Lignano. Spero di riuscire anche a vedere i miei amici comunisti, di cui raccoglierò le confessioni strazianti sulle malefatte dell’amministrazione comunale e i gulag ancora operativi nella Bassa Friulana, mentre faremo le nostre camminate sull’arenile, alla mattina presto. Per infondere una qualche fiducia a chi resta, per riaccendere la passione ammosciata per la politica, riporto le ferme parole del
Partito della Rifondazione Comunista ,
Circolo “Antonio Gramsci”
Ceglie Messapica
Provincia di Brindisi
“I partiti non sono entità sovrapposte alle persone. Sono membra vive che si alimentano del vigore e dell’energia di donne e di uomini. Le derive personalistiche vanno battute, l’elezione è frutto di un costante e duraturo rapporto di massa.
I risultati politici di un uomo o di una donna nelle istituzioni, spesso coincidono con quelli di un’area, di un partito, di un movimento. Risultati che, come nel caso di Ceglie Messapica, vengono da lontano. Un lavoro quotidiano, assiduo, duro; una capacità di inventarsi strumenti aperti in grado di coinvolgere esperienze diverse e significative.
Rifondazione a Ceglie Messapica, da quindici anni viaggia su percentuali a due cifre, non del 10 %, bensì del 20 e del 30 %, consensi che hanno accompagnato la vittoria , sia nelle primarie sia nelle successive elezioni.
A Ceglie si sono sperimentati con grande anticipo percorsi e pratiche politiche nel rapporto movimento - partito - istituzioni.
Non sarà permesso ad alcuno distruggere un patrimonio storico, conquistato in lustri di lotte, grazie all’entusiasmo e alla determinazione di centinaia di compagne e compagni. In altre parole, non vorremmo, né lo permetteremo, che i risultati raggiunti, grazie all’impegno di molti, siano distrutti da giudizi superficiali o da qualche parvenu, persuaso che il successo di un movimento possa conquistarsi dal video o dalle pagine dei giornali”.
Fine del messaggio e buonanotte
carissimo diario,
Ciao, sono Berta. Due mesi fa Scartazza ha tirato fuori gli attributi e finalmente si respira.
Prima li tirava fuori solo con me. Mi ricordo quando li ha spinti fuori e poi mi sono ritrovata a farmi ciucciare le tette per due mesi da quattro mostri scatenati. Per carità, i figli so' pezze e' core, ma quei quattro m'hanno prosciugato!
Adesso ognuno ha preso la sua strada: uno vive in un habitat sudamericano. Mi dicono che mangi tutti gli avanzi di pollo dell'osteria ed è felice. Un altro è andato in Carso. Dorme nel lettone a Santa Croce e ha già imparato a fregare il cibo al vicinato. Me lo danno bilingue, ma io lo sapevo da sempre che era il più dotato!
Le femmine si sono sistemate. Una da due sorelle dove sta vivendo 'Il giardino dei ciliegi' e recita perfettamente la parte. L'altra, la più sfortunata, è finita in Costiera ed è rimasta in famiglia. Perchè almeno una 'cosa nostra è'.
Dopo un attimo di disorientamento (sono pur sempre una mamma) sono tornata a vivere. Soprattutto perchè Scartazza ha tirato fuori gli attributi. Mi annusa e lecca la patatina con garbo, ma non mi stressa più.
Oggi finalmente posso girare per casa senza paura di venir violentata. Il Colonnello mi coccola, Scartazza anche. Tanta tenerezza e poca rottura di scatole. Così volo leggera tra l'armadio e la stanza che mi accolse bambina e che mi vide madre. Mangio con appetito, cosa che non ho potuto fare finchè i figli non se ne sono andati.
Scartazza e il Colonnello hanno tirato fuori gli attributi e io vivo con loro in armonia. Tutto ciò è molto bello. A settembre mi faccio postmenopausare anch'io.
Niente di più bello della pace dei sensi
E’ fatta, caro diario, Alfano ci è riuscito in meno di 48 ore.
Ha cominciato dal poco, ma siamo già un paese migliore che avrà una meravigliosa nuova legge sulla Giustizia.
Le alte cariche prima avevano un piccolo scudo, adesso possono riposare tranquille, basta che rimangano al potere.
Però mi delude un po’ che si siano dimenticati del presidente della Corte Costituzionale: è stato uno sgarbo non da poco. Lui non potrà riposare tranquillo.
Adesso finalmente gli italiani potranno dimenticare le parole: PRIVILEGIO, PREROGATIVA, GUARENTIGIA.
Ma pensate l’inciviltà e l’arretratezza del Regno Unito:
se un parlamentare viene coinvolto in un processo, deve immediatamente andarsene poveretto, dare le dimissioni. Che esagerazione!.
Ho capito tutto proprio bene, perché me lo ha spiegato quella grande avvocata della Bongiorno che ha difeso così bene il divo Giulio e deve essere amica di Taormina.
Il violoncellista Vedran Smajlović, unico superstite del quartetto da camera di Sarajevo, suona l'adagio di Albinoni nel cimitero di Koševo per 22 giorni, un giorno per ogni uomo, donna, e bambino, uccisi dal mortaio serbo mentre facevano la fila per il pane.
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'ôr dei fatidici vati
Perchè muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simìle di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù,
che ne infonda al patire virtù,
che ne infonda al patire virtù, al patire virtù!
Caro diario,
anni fa sono andata all’Arena di Verona a vedere il NABUCCO, anche se il mio entusiasmo per questa opera di Verdi, è modesto.
Vengo avvertita che ci sarebbe stato il Bossi, tra gli ospiti d’onore (cioè quelli seduti su vere sedie, che non si ustionano il deretano sui gradini arroventati). Quando arriva il momento del famoso, stupendo coro dei prigionieri, il Bossi e il suo staff si alzano per ricevere le ovazioni del popolo padano.
Ma il pubblico è altro rispetto a quello che si immaginavano: tanti stranieri, tanti cultori d’opera e tante persone che, della politica e della propaganda, se ne infischiano.
Bossi e amici vengono contestati, bombardati con finocchi e altri ortaggi, in breve devono scappare con la coda tra le gambe.
Infine: che cosa cavolo c’entra la storia, ambientata in tempi biblici tra Gerusalemme e Babilonia, con la tradizione celtica?
Questo privatista fa l’esame per la seconda volta. La cosa positiva è che presenta una buona tesina su Cattaneo, l’ideologo del federalismo risorgimentale, per il resto le prove scritte e l’orale sono un disastro.
Il figlio quindi non supera l’esame (la tesina può avergliela confezionata qualcuno e lui non sa sostenere idee e tesi) così rientra in quella ridicola percentuale di bocciati.
Io sono molto scocciata che il signor Bossi prenda per il culo gli insegnanti che vengono dal Nord o dal Sud, e insinui il dubbio che il figlio è stato bocciato per una tardiva vendetta contro Cattaneo (Se sapesse quante idiozie sentono i prof. di storia, sul ventennio, sul revisionismo, sulla Costituzione, sulle foibe…)
E’ vero comunque che, se l’ambiente familiare favorisce o svantaggia i risultati scolastici, questo allievo ha avuto esempi discutibili: sempre gestacci volgari, e parole volgari e maschilismo della peggior specie. Ma, dico, l’ha guardato bene questo suo grande padre, miracolato, che paga i preti per carpire una licenza di maturità.