Tre pensieri mi assillavano ieri. Il primo è che noi italiani abbiamo il reddito fra i più bassi d’Europa. Il secondo è che il NYT ha detto che siamo tristi. E fra le due cose forse c’è anche una qualche connessione. Ma a farmi sentire decisamente inadeguato è stato il Presidente Illy che, in una intervista alla Rai, ha detto che “dobbiamo abituarci a ragionare in termini di euroregione”. Io mi sono sforzato, ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Come si fa? Si cena con una europizza? Si va a dormire fra le eurolenzuola? Si fa dell’eurosesso con un’euroamichetta? Insomma, non sono venuto a capo di nulla. Mi sono sentito povero, triste e pure cretino.
Poi, però, l’illuminazione. Se invece di calcolarlo su scala italiana, lo stimiamo sull’area dell’euroregione, scopriamo che il nostro reddito medio è molto alto, sicuramente a livello del resto d’Europa. E lo stesso vale per gli standard sanitari, ambientali, e di qualsiasi altro parametro di qualità della vita. Quindi diventiamo di colpo tutti più ricchi, meno tristi e più felici.
Ma cacchio: è l’uovo di Colombo.